PALAZZO ZUCKERMANN
Corso Garibaldi 33
Il Cavalier Enrico Zuckermann, titolare della Zedapa, azienda di minuterie metalliche ubicata nei pressi della stazione ferroviaria, volle costruire un palazzo vicino a quello in costruzione delle Poste. Gli ingegneri Gino Farini e Alessandro Peretti, autori rispettivamente dei due progetti, avevano sottoscritto un accordo preliminare circa i confini, affinché la costruzione dei due palazzi non creasse dei problemi durante la costruzione. L'edificio costruito tra il 1912/14 su disegni dell'architetto milanese Filippo Arosio, fu portato a termine dall'impresa padovana Benetazzo.
Il palazzo si presenta come un blocco di tipo ottocentesco, ma la facciata presenta un'abbondanza di elementi neoclassici, voluti espressamente dal committente,
in funzione monumentalista, e una serie di richiami allo stile Liberty in voga nell'epoca..
Dall'entrata principale al piano terra si puà accedere al cortile nel quale sono presenti resti delle vecchie mura della città, Attraverso una scala in marmo di Carrara, si accede al piano nobile che ospita il Museo di Arti Applicate, mentre al secondo piano ha sede il Museo Bottacin.
Nel 1953 il palazzo fu acquistato dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, che vi collocò gli uffici dell'azienda Telefonica di Stato. Nel 1985 andò in uso alle Posta e Telegrafi e fu oggetto di un profondo restauro prima dell'attuale destinazione a museo.
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